One Solution - Prostata/Prostata Plus
In assenza di patologie il percorso potrà essere ripetuto annualmente
Più del 30% dei tumori è diagnosticato in fase avanzata. L’importanza e l’efficacia della prevenzione del carcinoma prostatico è accertata da anni in cui lo screening della popolazione generale con età >50 anni, tramite il dosaggio del PSA, ha dato risultati soddisfacenti in termini di diagnosi precoci e di migliore prognosi del tumore. Il dosaggio del PSA è però solo l’inizio di un iter di prevenzione.
Nuove possibilità diagnostiche, infatti , permettono oggi ai clinici di monitorare passo dopo passo la patologia prostatica e la sua eventuale evoluzione anaplastica, ma tali indagini necessitano di consulenze specialistiche.
Biopsia Fusion
E’ una metodica clinica che permette di eseguire prelievi bioptici seguendo le indicazioni fornite dalla Risonanza Magnetica multiparametrica (RMmp) precedentemente eseguita. Praticamente consiste nella sovrapposizione dell’immagine ecografica, con quella della risonanza magnetica. Tale operazione permette la chiara identificazione dell’area ritenuta sospetta consentendo così l’esecuzione di prelievi mirati evitando biopsie casuali e inutili.
La procedura si compie generalmente in anestesia locale e la durata è inferiore ai 40 minuti. Ha una percentuale ridotta e meno frequente di complicazioni rispetto ad una biopsia prostatica tradizionale in base al minor numero di prelievi eseguiti.
Quali sono i vantaggi della Biopsia Fusion?
Si certamente, è un test affidabile e di facile esecuzione inoltre fornisce una serie di importanti indicazioni quali:
- Precisione della biopsia: evita di fare numerosi prelievi di tessuto mirando le zone risultate sospette alla Risonanza Magnetica.
- Mappa tridimensionale delle biopsie eseguite: abbinando i risultati dell’esame istologico, si potrà ricostruire la localizzazione ed il volume del tumore, stabilendo la categoria di rischio.
- Pianificare trattamento con sicurezza: di fronte ad un piccolo tumore a bassa malignità, lo specialista potrà proporre come opzione anche la semplice sorveglianza attiva, mentre di fronte ad un tumore di 1-2 cm, a malignità anche solo intermedia, un trattamento chirurgico o radioterapico sarà necessario.
L’esame comporta dei rischi?
Dopo la biopsia il paziente viene tenuto in osservazione per poco tempo, solitamente fino a minzione spontanea.
Le emorragie sono generalmente lievi e transitorie e incidono per un 20% circa: si manifestano con presenza di sangue nello sperma e/o nelle urine e/o sanguinamento rettale. Il sangue nello sperma può persistere per diverse settimane.
L’edema della ghiandola prostatica può causare raramente ritenzione acuta di urina con la necessità di posizionamento di catetere vescicale.
In alcuni casi possono manifestarsi complicanze infettive: prostatite, orchiepididimite, cistite, cistopielite, sepsi. È necessario sottoporre il paziente a copertura antibiotica dal giorno prima della procedura.
Preparazione alla Biopsia Fusion
Ai fini dell’esecuzione dell’esame è necessario:
- Due giorni prima dell’esame, sentito il parere del medico di base generale, il paziente deve assumere un’idonea terapia antibiotica preventiva;
- Sospendere per tempo un’eventuale terapia in atto con antiaggreganti (aspirina, ecc.) o anticoagulanti, per ridurre al minimo la possibilità di sanguinamento dopo o durante l’esame. Questo, comunque, dopo aver consultato il proprio cardiologo per la tempistica di sospensione e la valutazione di terapia alternativa;
- La sera prima dell’esame bisogna praticare un clistere di pulizia;
- Il mattino dell’esame, il paziente può consumare una colazione leggera; non è necessario il digiuno né avere la vescica piena;
- Dopo l’esame è necessario il riposo ed assumere abbondante quantità di liquidi (circa 2 litri).